Cammino di Santiago, ecco perchè è utile prepararsi fisicamente

Tra i pellegrini c'è una vera e propria disputa sul questito preparazione si, preparazione no.
Da una parte c'è chi sostiene che una preparazione anche minima aiuterebbe il pellegrino ad affrontare meglio il cammino, chi invece dall'altra sostiene di averlo fatto senza alcuna preparazione, ascoltando semplicemente il proprio corpo, poichè il cammino non è una gara a chi fa più km.

Io personalmente, pur capendo e condividendo in parte chi pensa al cammino come un'avventura tutta da scoprire compresi i propri limiti, sono dell'avviso però che un minimo di preparazione ci possa aiutare a non stare troppo male, soprattutto se siamo persone sedentarie che raramente camminano.  Il corpo non allenato si vedrebbe, se no, ad affrontare improvvisamente una fatica che non conosce, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero: affaticamento fisico, tendiniti, slogature, infiammazioni ai muscoli, vesciche e, nei casi peggiori, affaticamento al cuore e alle arterie non avendoli allenati ad un apporto progressivo di ossigeno, o iperventilazione per non aver allenato la respirazione.

Lungi da me essere considerata un'esperta sportiva perchè NON lo sono, vorrei però indicarvi il tipo di allenamento che personalmente sto eseguendo da qualche mese, in vista del mio ormai imminente cammino per Santiago. Sono seguita da mio marito che, essendo più sportivo di me, mi sta aiutando in questa preparazione, sopratutto perchè con i miei problemi alle ginocchia e alla schiena abbiamo deciso assieme di aumentare la resistenza muscolare e abituare progressivamente il corpo alla fatica che dovrà sostenere.

COME ALLENARSI

Sopratutto se si intende percorrere l'intero cammino, che da San Jean Pied de Port a Muxia e Finisterre sono quasi 900 km, è bene programmare un buon allenamento progressivo prima della partenza. Diamoci almeno due mesi, in cui cominceremo a fare lunghe passeggiate ogni giorno, dai 3 ai 5km senza peso (prima settimana). In questo modo cominceremo ad allenare le gambe ad un movimento diverso dal solito senza provocare tensioni muscolari. Nella seconda settimana cominciamo a mettere sulle spalle un po' di peso dentro allo zaino, tre kg vanno bene, e cominciamo a camminare da 5 a 8 km. Noteremo la differenza, il peso si farà sentire soprattutto dopo i 5 km a cui eravamo abituati. Il corpo è una macchina perfetta che va rodata pian piano, una volta che si abitua a un tipo di fatica gli si può chiedere un pochino di più. A questo punto, ogni settimana, aumenteremo peso e aumenteremo i km così da abituare piedi, caviglie, gambe, la respirazione, la schiena e i muscoli: 5 kg nelle spalle per 8/10 km; 6kg su 12/15km e, infine, 7 o 8 kg per 18/20km. Avremo raggiunto così la media minima di km che dovremo percorrere lungo il cammino. Da ora in avanti aumentare i km non sarà più così faticoso e avverrà a nostro piacimento direttamente sul cammino.

CONSIGLI PREZIOSI

prima della partenza al cammino di Santiago fare una settimana, o almeno 5 giorni, di riposo affinchè non si parta già stanchi e affaticati.
- alla fine di ogni allenamento ci sono due cose che dobbiamo fare per evitare dolori e strappi:
> per evitare l'affaticamento muscolare bisogna smaltire l'acido lattico che si accumula nei muscoli durante la camminata, quindi dobbiamo bere tanto e, dopo ogni allenamento, dobbiamo integrare i sali minerali (mangiando una banana o bevendo un integratore salino);
> per evitare strappi e stiramenti muscoli fare sempre, prima e dopo la camminata, un pochino di stretching (esercizi di allungamento e stiramento dei muscoli).
- durante la camminata alleniamoci con i bastoncini da Nordic Walking, sopratutto se abbiamo intenzione di usarli nel cammino.

Buon allenamento a tutti e buona preparazione per il vostro cammino.
Sylvié

foto da web

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